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Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Cefalù

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L'APPELLO CONTRO LA SENTENZA CANONICA DI NULLITA' MATRIMONIALE: COME PROCEDERE

 

 

L'abolizione dell'obbligo della doppia decisione conforme non comporta necessariamente che in seguito ad un pronunciamento affermativo circa la nullità del matrimonio si possa passare automaticamente a nuove nozze. Infatti, la parte che si sente onerata dalla sentenza ha il diritto di rivolgere appello contro di essa al tribunale superiore (canone 1680 § 1 del C.D.C.), e questo sia appunto in caso di esito affermativo che dichiari nullo il matrimonio, sia in caso di esito negativo che attesti la validità del sacramento in questione. Nel caso di questo T.E.D. di Cefalù, l'eventuale appello va indirizzato al Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Palermo oppure al Tribunale Apostolico della Rota Romana.

 

In assenza di interposizione di appello, invece, la sentenza diviene esecutiva una volta trascorsi i termini di legge, stabiliti in 15 (quindici) giorni dall'avvenuta notifica della pubblicazione della sentenza (canone 1630 del C.D.C.). E' la Cancelleria di questo T.E.D. ad emettere il decreto di esecutività ed a trasmettere la documentazione all'Ordinario affinché provveda alla trascrizione nei registri di battesimo e di matrimonio. Soltanto dopo la trascrizione, le parti che lo desiderano possono accedere a nuove nozze.

 

Qualora, invece, nella sentenza si facesse menzione di un divieto a contrarre nuovo matrimonio (divieto che può essere di due tipi: inconsulto Ordinario oppure inconsulto Tribunali), il passaggio a nuove nozze non è comunque consentito fino a quando l'Ordinario del luogo non si pronunci in merito all'opportunità della sua rimozione.


Come sopra accennato, la decisione di appellare deve essere dichiarata per iscritto entro 15 (quindici) giorni dalla ricezione della notizia della pubblicazione della sentenza; nel caso in cui si lasciasse trascorrere questo periodo senza presentare la dichiarazione di appello, tale diritto viene perduto, almeno per quanto riguarda l'interposizione dell'appello presso il T.E.D. di Palermo.

 

La parte che intende appellare deve inizialmente comunicare tale sua intenzione a questo T.E.D. di Cefalù, successivamente - e comunque entro un mese da questa sua manifestazione di intenti - dovrà presentare al Tribunale d’appello prescelto (appunto il T.E.D. di Palermo oppure il Tribunale Apostolico della Rota Romana) una richiesta più completa, tecnicamente definita prosecuzione d’appello. Essa deve contenere le ragioni a sostegno della contestazione della sentenza e dell'interposizione dell'appello stesso, in modo che il Tribunale appellato possa verificarne la fondatezza e scongiuri la possibilità che l'appello abbia un mero intento dilatorio.

 

E' consigliabile che l'interposizione dell'appello venga eseguita con l'ausilio di un legale, fatta salva comunque la facoltà della parte appellante di procedere autonomamente.

 

Nel caso in cui l'appello rispettasse le caratteristiche fondamentali suddette, il processo continua e la trascrizione dell'esito della sentenza e la conseguente possibilità di passare a nuove nozze rimangono temporaneamente sospese.

 

Si sottolinea che la sola ricezione della notifica della sentenza affermativa non è sufficiente per accedere a nuove nozze, pertanto non è consigliabile programmare un nuovo matrimonio prima che sia trascorso il termine entro il quale la controparte ha facoltà di presentare appello avverso la decisione del Tribunale.

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