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Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Cefalù

Piazza Duomo n.10 - 90015 Cefalù (PA)

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Tribunale Ecclesiastico Diocesano di Cefalù

 

Sito realizzato da Massimiliano Comito su piattaforma flazio.com

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DOMANDE FREQUENTI: TUTTO QUELLO CHE DOVRESTI SAPERE SULLA NULLITA' MATRIMONIALE

 

 

Quali sono i motivi per cui il matrimonio canonico può essere dichiarato nullo?

Tutte le nozioni giuridiche riguardanti le ragioni per cui un matrimonio potrebbe essere dichiarato nullo sono illustrate nella pagina di questo sito dedicata ai motivi di nullità. Si consiglia, comunque, di ricorrere alla consulenza di un esperto nella disciplina canonistica (ad esempio il Patrono Stabile di questo T.E.D. di Cefalù), per evitare di incorrere in interpretazioni e/o valutazioni errate o fuorvianti.
 

 

E' necessario essere assistiti da un avvocato per introdurre la causa di nullità del matrimonio?

Nelle cause di dichiarazione di nullità matrimoniale non esiste l'obbligo dell'assistenza di un legale, in quanto la parte ha facoltà di difendersi autonomamente (canone 1481 § 1 del Codice di Diritto Canonico). Risulta, però, evidente che il ricorso ad una difesa tecnica sia in grado di garantire maggiore efficacia. E' per tale ragione che questo T.E.D. di Cefalù mette a disposizione dei fedeli che intendono accedere al servizio ecclesiale del processo di dichiarazione di nullità matrimoniale la figura del Patrono Stabile, ovvero un avvocato retribuito direttamente dal Tribunale che potrà essere certamente di aiuto nella fase preliminare del processo. Si sottolinea che Il Patrono Stabile presta la propria consulenza a titolo totalmente gratuito e che ad esso non è dovuto alcun compenso. 

 

 

Se la parte convenuta non interviene in giudizio è preclusa la prova della nullità?

Premesso che nel giudizio canonico non si può costringere la parte convenuta - come anche i testimoni - ad intervenire nel processo, il mancato intervento della parte convenuta non pregiudica, in modo automatico, la possibilità della declaratoria di nullità. Infatti, detta situazione può avere un peso differente in relazione ai capi di nullità determinati nel corso del processo. E' normalmente possibile raggiungere la necessaria certezza morale (requisito fondamentale per il Giudice ecclesiastico per poter emettere la sentenza) anche in mancanza della deposizione giudiziale della parte convenuta. 

 

 

Quanto dura una causa di nullità?

Poiché ogni causa di nullità matrimoniale è caratterizzata da fattori a volte non prevedibili in via preliminare, non è possibile determinare con precisione la sua durata a priori. Però, essendo stata abrogata ormai da alcuni anni la norma della doppia sentenza conforme - che rendeva obbligatorio il secondo grado di giudizio anche in assenza di appello formale di una delle parti - si può affermare con certezza che le cause di nullità sono ad oggi molto più celeri rispetto al passato. Inoltre, essendo stato istituito il processo breve davanti al Vescovo diocesano, è oggi possibile che in determinati casi previsti dalla nuova normativa la durata di un processo non superi addirittura i tre mesi. Fatta questa doverosa premessa e considerato anche che il Codice di Diritto Canonico stabilisce come tempo di durata del processo ordinario un anno, si invita alla consultazione delle pagine di questo sito dedicate alla durata del processo, all'iter processuale ordinario e al processo breve per avere un quadro maggiormente chiaro di quali sono le varie fasi che caratterizzano i processi di dichiarazione di nullità matrimoniale. 

 

 

Quanto costa una causa di nullità?

Per quanto riguarda questa informazione, si rimanda alla consultazione delle pagine di questo sito dedicate ai costi e alla riduzione per i meno abbienti.

 

 

Il riconoscimento della nullità del matrimonio fa perdere l'assegno di mantenimento stabilito dal Tribunale civile?

Il riconoscimento della nullità matrimoniale può trovare accoglimento nell'ordinamento statale italiano in seguito a delibazione della sentenza, ovvero come conseguenza del riconoscimento, da parte dello Stato italiano, dell'efficacia di un provvedimento emesso da un altro Stato. Solo dopo la delibazione - che si ottiene tramite un procedimento da eseguirsi presso la Corte d'Appello competente territorialmente - può venire meno l'obbligo del mantenimento, ma soltanto verso il coniuge. Nei riguardi dei figli, infatti, rimane sempre obbligatorio e vincolante quanto stabilito dal Giudice all'atto della separazione e/o del divorzio. E' bene precisare che la delibazione delle sentenze di nullità è possibile solo a determinate condizioni ed in determinati casi. Per maggiori informazioni in merito, si invita alla consultazione della pagina di questo sito dedicata alla delibazione della sentenza ecclesiastica.

 

 

Il riconoscimento della nullità del matrimonio incide sulla prole eventualmente nata nel coniugio?

Non vi è alcun legame tra il riconoscimento della nullità del vincolo - anche in seguito a delibazione della sentenza ecclesiastica - e la prole nata nel matrimonio. Del resto, in Italia, già dal 1975, con la riforma del diritto di famiglia si è abbandonata la dicitura di figli illegittimi per indicare la prole nata da due persone non unite in matrimonio a vantaggio della locuzione figli naturali. Nel 2012 è poi stata emanata una legge che ha equiparato del tutto lo status di figlio con l'eliminazione di qualsiasi distinzione. Ad ogni modo, la sentenza affermativa che dichiara nullo un matrimonio incide soltanto sul rapporto coniugale e non sulla prole. Corre l'obbligo di precisare che, dal punto di vista economico, neppure la delibazione della sentenza canonica può modificare l'obbligo al mantenimento dei figli stabilito dal Giudice civile (si invita, a tal proposito, a consultare le pagine di questo sito dedicate alla delibazione della sentenza ecclesiastica ed agli effetti della dichiarazione di nullità del matrimonio).

 

 

Come si fa per introdurre una causa di nullità presso il T.E.D. di Cefalù?

E' innanzitutto necessario effettuare una consulenza previa con un esperto canonista per verificare la sussistenza dei presupposti che facciano almeno sospettare la nullità del matrimonio. Questo Tribunale Ecclesiastico Diocesano offre in tal senso un servizio gratuito di consulenza da parte del Patrono Stabile. Per poterne fruire è sufficiente contattare questo T.E.D. allo 0921.926.382 oppure, a mezzo posta elettronica, all'indirizzo tedcefalu@legalmail.it (casella abilitata a ricevere anche da indirizzi non certificati) e comunicare nome, cognome e un recapito telefonico. Sarà il Patrono Stabile a contattare la persona interessata per concordare con essa, nel rispetto del turno delle prenotazioni, data e ora della consulenza. 
Con riferimento, invece, a cosa occorre produrre per l'introduzione di una causa di dichiarazione di nullità matrimoniale, si invita a consultare la pagina di questo sito relativa alla documentazione da presentare.

 

 

Che differenza c'è tra Avvocato di fiducia e Patrono Stabile?

L’avvocato cosiddetto di fiducia è un professionista in possesso dei titoli richiesti dal Codice di Diritto Canonico per poter essere ammessi a patrocinare le parti presso i tribunali ecclesiastici. Viene scelto liberamente dalla parte e deve, quindi, essere di norma retribuito da questa secondo le tariffe stabilite dalla Conferenza Episcopale Italiana (consultare, in proposito, la pagina di questo sito dedicata ai costi di un processo. Il Patrono Stabile è invece un avvocato che presta gratuitamente il proprio servizio di consulenza, verificando la possibilità di iniziare una causa di nullità e di patrocinare la parte nel processo. Egli viene retribuito direttamente dal Tribunale Ecclesiastico Diocesano e nulla gli è dovuto da parte dei suoi assistiti, né per la consulenza previa né per il patrocionio in giudizio. Maggiori informazioni in merito sono disponibili consultando la pagina di questo sito dedicata proprio alla figura del Patrono Stabile

 

 

Se hai bisogno di ulteriori informazioni o chiarimenti o se desideri fissare un appuntamento col Patrono Stabile per una consulenza gratuita, invia una richiesta compilando il modulo sottostante.

 

 

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